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venerdì 18 maggio 2012

Certificati bianchi in Italia: il bilancio e' positivo

Le nuove linee guida dell'Autorità per l'Energia sui certificati bianchi (titoli di efficienza energetica – Tee), entrate in vigore a novembre 2011 e andate a regime nei primi mesi del 2012, stanno dando risultati positivi. È questa, in sintesi, la valutazione di Fire (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia) nel corso del convegno che si è svolto mercoledì a Solarexpo & Greenbuilding dal titolo “I nuovi certificati bianchi per gli investimenti in efficienza energetica”.
Le nuove linee guida valorizzano in misura maggiore gli interventi più strutturali, cioè quelli che consentono risparmi per una vita tecnica più lunga e riducono le dimensioni minime che i progetti devono avere per accedere ai certificati (dal 20 al 90%) a seconda degli interventi e rendono relativamente più semplice la richiesta dei titoli.
A questo si aggiunge la novità del DM 5/9/2011 che permette l'accesso ai certificati bianchi (gestito dal Gse) anche agli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. “Le prospettive sono buone - ha spiegato Marcella Pavan, responsabile dell'unità efficienza energetica all'Autorità -. Nel 2010 l’Autorità prevedeva che con questo meccanismo al 31 maggio 2012 si sarebbero riusciti a produrre interventi per solo il 5-24% dell'obiettivo,  ma a marzo la previsione è stata alzata al 49-65% e le ultime stime ci dicono che si arriverà fino al 70%”.
Restano comunque non poche incertezza normative. “Mancano certezze sull'entità dell'estensione temporale e sullo dello sforzo che sarà richiesto dal 2013 – ha detto Marcella Pavan – e questo influisce negativamente sugli investimenti nelle tecnologie e sulla presentazione dei progetti più complessi”. Risulta infatti ancora da chiarire come i certificati bianchi convivranno con il nuovo sistema di incentivazione delle rinnovabili termiche e dei piccoli interventi di efficienza energetica che potrebbero essere supportati da un ‘conto energia termico’.
Queste misure dovevano essere inserite in un decreto attuativo del Dlgs 28/2011 atteso ormai da settembre 2011. ”Lo strumento dei titoli di efficienza energetica resta una delle misure più efficaci in termini di rapporto costi-benefici per decarbonizzare il nostro sistema – ha concluso Pavan - , ma richiede una prospettiva normativa di più lungo periodo per favorire gli investimenti di un comparto industriale di prodotti e sistemi ben radicato anche nel nostro Paese”.

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