La forza gravitazionale ha un'interessante proprietà: il lavoro da essa compiuto per portare un corpo da una quota più alta a una più bassa non dipende dal cammino percorso, ma soltanto dai punti iniziale e finale; una forza per la quale il lavoro non dipende dal particolare percorso seguito, ma solo dai suoi estremi, è detta forza conservativa. Il lavoro da compiere per sollevare un corpo avrà segno negativo, perché è fatto contro la forza gravitazionale (diretta verso il basso), e l'energia potenziale del corpo aumenta; quando il corpo cade, il lavoro delle forze del campo gravitazionale è positivo e la sua energia potenziale diminuisce.
Analogamente a quanto fatto per la forza gravitazionale, si può definire l'energia potenziale elastica, dovuta alla forza elastica, per esempio di una molla che, compressa in un tratto qualunque, è in grado di compiere un lavoro e ritornare alla sua posizione originaria. Poiché il lavoro da compiere su una molla contro le forze elastiche per comprimerla dal punto x1 al punto x2 è dato da:
Dall'energia potenziale all'energia cinetica
Un corpo fermo che risente di una forza, come una massa posta a una certa quota, possiede una certa energia potenziale, dovuta alla sua posizione. La sua energia cinetica però è nulla, perché il corpo è fermo. Quando il corpo viene messo in moto, per esempio fatto cadere, la sua energia potenziale diminuisce a favore della sua energia cinetica, che aumenta. Consideriamo uno sciatore che si trova all'inizio di una pista, all'estremità di un pendio. Quando si mette in movimento e inizia la discesa, lo sciatore perde quota e di conseguenza diminuisce la sua energia potenziale, che dipende dalla quota, ma per contro, man mano che aumenta la sua velocità, aumenta la sua energia cinetica. L'energia potenziale dello sciatore si trasforma in energia cinetica. In fondo alla discesa, l'energia potenziale sarà stata tutta trasformata in energia cinetica. Gli inevitabili attriti prodotti dalla neve e dalla resistenza dell'aria sullo sciatore sottraggono energia, ma il principio di conservazione dell'energia resta valido, perché l'energia meccanica persa (data dalla somma di energia cinetica ed energia potenziale) viene in realtà convertita in calore (energia termica).
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