CERCASI SPONSOR E DONAZIONI --- CERCASI SPONSOR E DONAZIONI --- CERCASI SPONSOR E DONAZIONI

venerdì 2 marzo 2012

Europa, venti di guerra sulla privacy di Google

C'è chi ha sottolineato come sia ormai scattato il conto alla rovescia per la guerra europea al gigante di Mountain View. I vertici dell'Unione Europea contro le nuove policy semplificate adottate da Google per la sua privacy a servizi unificati. Una spremuta di oltre 60 documenti diversi, entrata definitivamente in vigore nella giornata di ieri.

Ma il commissario alla Giustizia Viviane Reding non sembra intenzionata a bere l'intruglio di regole preparato in terra californiana. Recentemente intervenuto nel corso di un'intervista a BBC Radio 4, il commissario europeo ha portato con sè i risultati dell'inchiesta avviata dalla transalpina Commission nationale de l'informatique et des libertés (CNIL).

"Tali impostazioni destano forte preoccupazione perché non sono compatibili con la legge europea, e non sono state applicate le norme sulla trasparenza", ha esordito Reding. Anzi, le nuove regole introdotte da BigG violerebbero le leggi europee "sotto molti aspetti".
"Tanto per cominciare nessuno è stato consultato - ha continuato il commissario del Vecchio Continente - non si seguono le leggi sulla trasparenza, e i dati delle persone vengono consegnati a terze parti senza il consenso degli utenti. La protezione dei dati personali è una regola base dell'Unione europea, prevista dai nostri trattati. E non ci sono se".

Sempre secondo Reding, il 70 per cento degli utenti legge raramente o mai i termini e condizioni previsti dai vari provider del web. "Sappiamo che i dati sono la linfa vitale dell'industria - ha spiegato - ma ci sono regole basilari in Europa che vanno applicate. Invece spesso ci troviamo ad osservare l'illegalità che vince".

Nel suo annuncio di ieri, la Grande G aveva ribadito alcuni punti per evitare fraintendimenti con gli utenti piuttosto che con i garanti d'Europa. Tutti gli strumenti di controllo della privacy resterebbero inalterati nelle mani degli iscritti ai vari servizi di Google. La semplificazione servirebbe solo a navigare meglio e in maniera più intuitiva.

Nessun commento:

Posta un commento