Con l'accordo realizzato con Della Valle, rimarca il ministro, "stiamo cercando di disegnare il Paese di domani". Dopo tanto impegno "ora possiamo illustrare, finalmente, l'iniziativa, i tempi e le modalita'". Sul coinvolgimento dei privati in opere pubbliche, infine, Ornaghi ribadisce la sua convinzione: "E' necessario, soprattutto in questo momento di scarsità di risorse, defiscalizzare il mecenatismo e velocizzare le procedure". "Si tratta di un piano elaborato dall'allora commissario all'area archeologica Roberto Cecchi con l'obiettivo di garantire la conservazione del monumento", spiega Mariarosaria Barbera, soprintendente all'area archeologica romana che assicura: "Durante i lavori non ci sarà nessun disagio per i turisti. Infatti - rimarca - durante tutto il periodo del restauro il Colosseo rimarrà aperto". Secondo il sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno "l'impegno di Della Valle è un esempio per tutta Italia e dimostra quello che l'imprenditoria può dare al mecenatismo". E sottolinea che "un restauro così organico sul monumento non avveniva da più di settant'anni".
Non rinuncia alle polemiche il primo cittadino della capitale che facendo riferimento ai vari ricorsi presentati sul restauro dell'anfiteatro dice "questa è una vicenda emblematica tra imprenditori che si mettono al servizio del Paese e la cultura del 'no' e del sospetto. E' emblematico di quella che è la difficoltà del Paese". Ora però, superati gli ostacoli, il Colosseo va "trasformato nel punto focale della nostra citta' e del nostro Paese".
Non solo. Alemanno coglie l'occasione per annunciare entro quest'anno un intervento sul decoro urbano nell'area del monumento e, nel 2015, sul traffico: misure che "permetteranno di vedere il Colosseo restaurato e messo a protezione dal degrado e dalle vibrazioni derivanti dal traffico". Sul versante del traffico il sindaco fa riferimento al progetto condiviso con l'ex commissario straordinario all'area archeologica Roberto Cecchi "che prevede lo spostamento del traffico fuori dalla rotatoria del Colosseo e quindi dai Fori Iimperiali". Per fare questo, rileva, "ci vuole una serie di infrastrutture che risolvano i problemi trasportivistici. Questa progettualità si può collocare nel 2015 in concomitanza con la conclusione dei lavori del Colosseo". "Abbiamo solo cercato di fare il nostro dovere", afferma Diego Della Valle che aggiunge: "Il nostro è un gruppo italiano che vive del Made in Italy. Nel momento in cui ci è stato segnalato che ci voleva un intervento forte su un emblema del nostro Paese abbiamo solo cercato di rispondere". Infatti, secondo l'imprenditore, soprattutto in questa fase del Paese, "è necessario il coinvolgimento delle imprese che funzionano e che dovrebbero aggiungere alla competitivita' anche la solidarieta'". Sulla base di questa convinzione "una volta trovato l'accordo - spiega - abbiamo messo a disposizione l'importo necessario".
Della Valle dice di non volersi soffermare sulle "polemiche che ci sono state" sul progetto di restauro del monumento più famoso al mondo. Piuttosto si augura che "altri imprenditori italiani facciano altre cose per altri monumenti". Di una cosa poi è certo: "La vera fortuna di questo Paese puoò passare attraverso la gestione dell'arte, della cultura, del cibo". Lapidario Umberto Broccoli, sovrintendente ai Beni culturali di Roma Capitale, che commentando l'ultimo ricorso del Codacons al Consiglio di Stato sulla vicenda Colosseo dice:"Non è possibile che ancora oggi nonostante l'impatto mediatico internazionale che un'operazione del genere ha avuto, ci siano persone che vogliano mettere un problema per ogni soluzione trovata. Abbiamo aspettato anche troppo - aggiunge - Sono passati tre anni a furia di dover saltare i cavilli. Speriamo siano gli ultimi". Intanto la responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori, Giulia Rodano, annuncia la presentazione di un'interrogazione urgente "per sapere dalla Regione Lazio quali siano i reali rischi di dislivello e di affossamento che sta correndo il monumento, e quali provvedimenti si intenda adottare per evitare che la situazione peggiori".
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