Per evitare speculazioni e garantire qualità ed efficienza al settore edilizio, Sacert, ente italiano accreditato per la certificazione volontaria delle competenze dei tecnici certificatori energetici secondo la UNI EN ISO 17024, e Officinae Verdi, joint venture tra Unicredit e Wwf, hanno firmato un’intesa integrando le rispettive competenze e mettendo a disposizione degli utenti l’intera rete di circa 600 certificatori riconosciuti come tali da Sacert.
Con il Dlgs 28/2011 è divenuto obbligatorio specificare su tutti gli annunci immobiliari la classe energetica di appartenenza di un’abitazione che va dalla migliore, la A, alla peggiore la G. Per fare questo è necessario ottenere l’attestato di certificazione energetica, un documento che fissa il livello di efficienza energetica di un fabbricato, del quale è fondamentale tenere conto quando bisogna vendere, comprare o affittare una casa. E’ qui che entrano in gioco i certificatori energetici, professionisti che svolgono la verifica delle caratteristiche degli immobili per stabilire la loro classe di appartenenza.
La normativa che introduce la certificazione è del 2007, ma in mancanza di un regolamento del governo la sua reale attuazione è rimasta delegata alle Regioni che hanno legiferato in maniera diversa. Al momento solo il 12,7% degli immobili possiede un attestato di certificazione energetica di qualità secondo quanto rilevato recentemente da una ricerca di Immobiliare.it.
Una corretta certificazione, che consta di un sopralluogo all’immobile con rilevazioni tecniche, può arrivare a costare, secondo la grandezza dell’abitazione, dai 250 ai 400 euro, spesa vanificata nel caso di certificazioni non qualificate. Una falsa certificazione energetica comporta inoltre il rischio di una causa giudiziaria in cui il danneggiato, l’acquirente o l’affittuario, può chiedere ai proprietari risarcimenti fino anche al 20‐30% del valore dell’immobile.
Secondo il direttore generale di Sacert, Giuliano Dallò "il certificatore energetico svolge un’attività professionale complessa, perché ogni certificazione è diversa dalle altre ed è necessario che abbia le competenze per suggerire all’interno dell’attestato idonei interventi di miglioramento energetico di immobili, impianti e rinnovabili. Inoltre, il controllo che un ente terzo accreditato, Accredia, fa sul certificatore garantisce la qualità dell’attività professionale nell’interesse del cittadino, anche rispetto a un mercato immobiliare dove l’efficienza energetica si sta sempre più trasformando in valorizzazione immobiliare".
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