Le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno approvato un emendamento al decreto sviluppo che introduce alcune modifiche alla riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero e che dovrà passare il voto dell'Aula e in seguito approdare al Senato in seconda lettura.
Sul fronte delle partite Iva, slitta al 2014 l’aumento dell’aliquota contributiva che resta al 27% nel 2013 e salirà al 28% (invece che al 29%) nel 2014. L'aliquota dovrà comunque passare progressivamente al 33% a decorrere dal 2018.
Novità anche per quanto riguarda le false partite Iva: i requisiti, relativi al livello minimo di reddito e al periodo di lavoro per un stesso committente, verranno valutati nell’arco di due anni consecutivi, e non uno come previsto dal testo Fornero.
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