Policlinico, Trivulzio, Galeazzi, Sacco e le cliniche San Giuseppe e Sant’Ambrogio le strutture in cui secondo le accuse ha colpito, usando sempre la stessa tecnica: avvicinava l’anziano spacciandosi per medico o primario, faceva quattro chiacchiere, chiedeva di nipoti e famiglia. Poi, calava l’asso: «Anch’io ho una figlia, mi ha appena chiamato perché ha avuto un incidente. Niente di grave, ma devo andare a recuperare l’auto: mi dà un passaggio?». L’uomo si faceva accompagnare davanti a un’autorimessa e a quel punto avanzava la sua richiesta. Sempre la stessa: «Ho dimenticato il portafoglio, mi presta del contante per
Un trucco che, secondo gli inquirenti, ha funzionato sette volte: l’ultima a marzo, ai danni di un 66enne agganciato nella clinica Sant’Ambrogio. Stavolta, però, scatta la rapina: la vittima designata sospetta qualcosa, finge di aver dimenticato il pin. A quel punto il pregiudicato lo minaccia, gli intima di digitare il codice e poi prende i soldi. Viene però ripreso dalla telecamere: da quelle immagini — e dalle foto in archivio — viene riconosciuto dalle vittime. E per lui scattano le manette.
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