Data di nascita2 gennaio 1891
CittàPistoia
Data morte 31 dicembre 1990
Nazione Italia
Nato a Pistoia il 2 gennaio 1891, Giovanni Michelucci avvia l'attività professionale della sua lunga e proficua vita (durata quasi un secolo) con la formazione giovanile nel mondo artigiano. Le sollecitazioni provenienti da questo ambiente e soprattutto da suo padre, artista di buon talento, lo spingono a frequentare gli studi propedeutici per il profilo di disegnatore artistico, richiesto dalle esigenze dell'impresa familiare. E' questo il periodo in cui stringe amicizia e lavora con Raffaello Brizzi, che sarà poi preside negli anni Trenta dell'appena istituita facoltà di architettura di Firenze e frequenta gli ambienti culturalmente più vivi di Pistoia e Firenze.
Diplomatosi all'Istituto Superiore di architettura dell'Accademia di Belle arti, nel 1911, Michelucci ottiene nel 1914 la licenza di professore di disegno architettonico.
Nel 1916 inizia l'insegnamento nell'Istituto d'arte di Pisa (dove restò pochi mesi) e poi ai corsi serali dell'Istituto d'arte di Roma, dove restò sino al 1928.
Dopo la guerra, assunti compiti di direzione dell'impresa familiare, matura scelte diverse e, a breve, lascia le Officine al socio. Riconverte, però una parte delle attività delle Officine a fonderia artistica del bronzo di cui cede la guida al fratello Renzo. E' nel 1920 che, vinta la cattedra di professore all'istituto d'Arte di Roma, si allontana da Pistoia pur non recidendone quei legami di cui si ritrova la continuità sia con la progettazione di mobili per la bottega artigiana "La suppellettile" di Renzo Gori, sia con la progettazione, nel periodo 1920-1928, di diverse case a Pistoia, Montecatini, Pescia. Il primo riconoscimento del suo lavoro gli giunge nel 1931 con il primo premio nel concorso per un giardino privato moderno all'italiana, bandito in occasione della Mostra del Giardino Italiano allestita a Firenze; è dello stesso anno il suo progetto degli stabilimenti balneari a Viareggio e di mobili e interni di qualità. Del 1932 sono i Padiglioni per la Fiera Nazionale dell'Artigianato a Firenze, in collaborazione con Berardi, Bosio e Guarnieri e il progetto di casa d'appartamenti al mare per l'Esposizione di Architettura Razionale in Palazzo Ferroni.
Dal 29 ottobre 1928 al 15 dicembre 1936, Giovanni Michelucci è incaricato di Architettura degli Interni, Arredamento e Decorazione presso l'Istituto Superiore di Architettura di Firenze. Istituita il 25 marzo 1936 la Facoltà di Architettura di Firenze egli vince il concorso per la cattedra di Architettura degli Interni e Arredamento. Dal 1936 professore prima straordinario e poi ordinario alla stessa cattedra; nell'anno accademico 1944-45 è trasferito alla cattedra di Urbanistica e in seguito - 28 febbraio 1947 - alla cattedra di Composizione architettonica.
Preside della Facoltà dall'ottobre 1944 al settembre 1945 e, di nuovo, dal giugno 1947 all'agosto 1948. Nell'anno accademico 1948-49 lasciò la Facoltà di Firenze per la cattedra di Composizione architettonica nella Facoltà di Ingegneria di Bologna.
La sua capacità di centrare il rapporto con le esigenze del contemporaneo emerge nel 1933 quando, coordinatore del gruppo toscano composto da Baroni, Berardi, Gamberini, Guarnieri e Lusanna, vince il primo premio nel concorso per la Stazione di S. Maria Novella a Firenze con un'opera che, considerata non architettura, conquista invece un riconosciuto valore internazionale non solo per le qualità funzionali ma anche per la qualità di inserimento nell'ambiente storico e urbano.
Il pensiero urbanistico di Michelucci è meno noto anche perché più aspre sono state le polemiche che hanno caratterizzato le sue critiche ad una concezione demiurgica dell'urbanistica le sue proposte via via più radicali. In questo campo il primo impegno risale al 1936, quando ottiene il primo premio nel concorso per il Piano Regolatore di Pistoia. Nello stesso anno realizza il Palazzo del Governo ad Arezzo.
Durante la guerra ed i bombardamenti di Firenze dal rifugio in Palazzo Pitti il professore svolge un prezioso ruolo sia di assistenza e sostegno agli sfollati che di punto di riferimento intellettuale. Più volte, nel corso della sua lunga carriera, sarà costretto a confrontarsi con gli effetti della catastrofe: oltre alla ricostruzione del centro di Firenze dopo la seconda guerra, la risistemazione del quartiere popolare di S. Croce dopo l'alluvione e la chiesa a Longarone dopo la tragedia del Vajont.
Tra 1947 e il 1953 realizza la chiesa di Collina a Pontelungo (Pistoia) che rappresenta un primo ripensamento dello spazio sacro come casa comunitaria. Progetta alcune opere minori nell'ambito di quell'architettura anonima ma di qualità in cui merita di essere annoverato il palazzo di abitazioni al Lido d'Albaro (Genova) e realizza alcune Agenzie della Cassa di Risparmio (Viareggio e Volterra) compreso l'arredamento di una agenzia della Cassa di Risparmio a Firenze, con le quali sviluppa il tema del rapporto tra la banca e la città che darà i suoi frutti migliori in seguito.
Nel 1949-50 realizza, infatti, la Borsa Merci di Pistoia che diviene esemplare della sua filosofia del "progetto continuo", dove le esigenze nuove della vita che cambia vincono sulle forme dell'architettura. In seguito alle esigenze di spazio poste dalle nuove funzioni dell'istituto bancario provvederà, infatti, 15 anni dopo al suo rifacimento come sede della Cassa di Risparmio (1965).
Gli anni '50 sono densi di attività, nei primi anni redige i progetti per il villaggio balneare di Sori (Genova), per la villa Baldassarre a Francavilla al Mare (Chieti), per un grattacielo nel parco della Marsaglia a San Remo, per il palazzo della Federterra a Ferrara. Realizza la casa d'abitazione in via Montebello a Firenze e l'allestimento del Caffé Donnini in piazza della Repubblica a Firenze in cui chiama a collaborare il pittore astrattista Nativi, dopo aver pubblicamente difeso la mostra dei pittori astrattisti dagli attacchi della critica d'arte locale.
Nei primi anni '50 esprime in modo radicale la sua critica alle realizzazioni dei quartieri popolari (e allo stesso concetto di casa popolare) in corso di realizzazione a causa dello sviluppo edile nelle periferie delle città italiane.
Con la presidenza della commissione di esperti per il Piano Regolatore Generale di Firenze inizia una ulteriore fase del rapporto con l'urbanistica fiorentina che si farà più aspro negli anni successivi. Tra il 1956 e il 1958 è coordinatore del piano urbanistico per il quartiere di Sorgane a Firenze ma le sue proposte suscitano aspre polemiche e subisce attacchi durissimi dal campo urbanistico. Con il progetto del 1957 per il grattacielo in piazza Roma a Livorno, realizzato nel triennio 1964-66 e la casa a Torre San Lorenzo vicino a Roma, in collaborazione con L. Lugli, Michelucci sviluppa due temi a lui cari, quelli della casa-torre e della casa-capanna. La sistemazione di alcune sale nella Galleria degli Uffizi a Firenze è occasione per una collaborazione con Carlo Scarpa.
Nel 1982 Giovanni Michelucci costituisce con la Regione Toscana ed i comuni di Fiesole e Pistoia , sulla base del precedente Centro Studi "La nuova città" la Fondazione di cui sarà direttore sino alla sua scomparsa Guido De Masi, amico e collaboratore dell'architetto. Da una precedente donazione di disegni al Comune di Pistoia nasce invece il Centro di documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia. Nello stesso anno progetta con la collaborazione di Mauro Innocenti la nuova sede postale a Empoli che sarà realizzata successivamente e tra il 1983 e il 1986 la nuova chiesa della Madonna dei Prati a Costo (Vicenza), la chiesa di Guri in Venezuela, il Centro civico a Fiesole sull'area Garibaldi.
Nella seconda metà del decennio Michelucci ha l'occasione di approfondire il suo impegno rispetto a temi scottanti quali il carcere e la giustizia. Nel 1986 assume, su invito di un gruppo di detenuti, il coordinamento del progetto del Giardino degli incontri, comprensivo di una nuova struttura destinata alle relazioni familiari, nel carcere di Sollicciano a Firenze.
Entusiasta e infaticabile promotore di iniziative e attività culturali anche nei suoi ultimi anni, partecipa con grande passione ai temi fondamentali del dibattito sulla città con posizioni anticonformiste e sempre innovatrici. Progetta il Parco fluviale dei Renai a Signa, il Palazzo della Telecom a Novoli, il recupero dell'area di Doccia a Sesto, il complesso teatrale ad Olbia i cui fantastici disegni esprimono ancora una energia straordinaria e di cui è oggi ultimata la prima fase di costruzione.
Nel corso della sua lunga carriera professionale è premiato con numerosi riconoscimenti, tra cui il premio "Feltrinelli" dell'Accademia dei Lincei per l'Architettura nel 1958 e, successivamente, il premio internazionale S. Luca per l'Architettura. Oltre ai numerosi premi nazionali e internazionali, riceve varie nomine a membro di Accademie di Arte e Architettura italiane e straniere.
Di Michelucci, personaggio annoverato tra i protagonisti dell'architettura moderna in Italia, si ricordano tra le sue principali opere: la Stazione di S. Maria Novella a Firenze (1933-35, con il Gruppo Toscano); la Borsa Merci a Pistoia (1947-50); la Cassa di Risparmio di Firenze (1955-57); la Chiesa dell'Autostrada del Sole a Firenze (1961).
Muore la notte del 31 dicembre del 1990, due giorni prima il compimento del centesimo compleanno, nella casa-studio di Fiesole, sede della Fondazione dal lui costituita che lascia erede universale. La Fondazione, attenta ai problemi sociali della città e ai mondi separati del carcere, del manicomio, degli ospedali, è impegnata a proporre idee e progetti per interventi architettonici che tengano strettamente conto delle esigenze delle persone.
Diplomatosi all'Istituto Superiore di architettura dell'Accademia di Belle arti, nel 1911, Michelucci ottiene nel 1914 la licenza di professore di disegno architettonico.
Nel 1916 inizia l'insegnamento nell'Istituto d'arte di Pisa (dove restò pochi mesi) e poi ai corsi serali dell'Istituto d'arte di Roma, dove restò sino al 1928.
Dopo la guerra, assunti compiti di direzione dell'impresa familiare, matura scelte diverse e, a breve, lascia le Officine al socio. Riconverte, però una parte delle attività delle Officine a fonderia artistica del bronzo di cui cede la guida al fratello Renzo. E' nel 1920 che, vinta la cattedra di professore all'istituto d'Arte di Roma, si allontana da Pistoia pur non recidendone quei legami di cui si ritrova la continuità sia con la progettazione di mobili per la bottega artigiana "La suppellettile" di Renzo Gori, sia con la progettazione, nel periodo 1920-1928, di diverse case a Pistoia, Montecatini, Pescia. Il primo riconoscimento del suo lavoro gli giunge nel 1931 con il primo premio nel concorso per un giardino privato moderno all'italiana, bandito in occasione della Mostra del Giardino Italiano allestita a Firenze; è dello stesso anno il suo progetto degli stabilimenti balneari a Viareggio e di mobili e interni di qualità. Del 1932 sono i Padiglioni per la Fiera Nazionale dell'Artigianato a Firenze, in collaborazione con Berardi, Bosio e Guarnieri e il progetto di casa d'appartamenti al mare per l'Esposizione di Architettura Razionale in Palazzo Ferroni.
Dal 29 ottobre 1928 al 15 dicembre 1936, Giovanni Michelucci è incaricato di Architettura degli Interni, Arredamento e Decorazione presso l'Istituto Superiore di Architettura di Firenze. Istituita il 25 marzo 1936 la Facoltà di Architettura di Firenze egli vince il concorso per la cattedra di Architettura degli Interni e Arredamento. Dal 1936 professore prima straordinario e poi ordinario alla stessa cattedra; nell'anno accademico 1944-45 è trasferito alla cattedra di Urbanistica e in seguito - 28 febbraio 1947 - alla cattedra di Composizione architettonica.
Preside della Facoltà dall'ottobre 1944 al settembre 1945 e, di nuovo, dal giugno 1947 all'agosto 1948. Nell'anno accademico 1948-49 lasciò la Facoltà di Firenze per la cattedra di Composizione architettonica nella Facoltà di Ingegneria di Bologna.
La sua capacità di centrare il rapporto con le esigenze del contemporaneo emerge nel 1933 quando, coordinatore del gruppo toscano composto da Baroni, Berardi, Gamberini, Guarnieri e Lusanna, vince il primo premio nel concorso per la Stazione di S. Maria Novella a Firenze con un'opera che, considerata non architettura, conquista invece un riconosciuto valore internazionale non solo per le qualità funzionali ma anche per la qualità di inserimento nell'ambiente storico e urbano.
Il pensiero urbanistico di Michelucci è meno noto anche perché più aspre sono state le polemiche che hanno caratterizzato le sue critiche ad una concezione demiurgica dell'urbanistica le sue proposte via via più radicali. In questo campo il primo impegno risale al 1936, quando ottiene il primo premio nel concorso per il Piano Regolatore di Pistoia. Nello stesso anno realizza il Palazzo del Governo ad Arezzo.
Durante la guerra ed i bombardamenti di Firenze dal rifugio in Palazzo Pitti il professore svolge un prezioso ruolo sia di assistenza e sostegno agli sfollati che di punto di riferimento intellettuale. Più volte, nel corso della sua lunga carriera, sarà costretto a confrontarsi con gli effetti della catastrofe: oltre alla ricostruzione del centro di Firenze dopo la seconda guerra, la risistemazione del quartiere popolare di S. Croce dopo l'alluvione e la chiesa a Longarone dopo la tragedia del Vajont.
Tra 1947 e il 1953 realizza la chiesa di Collina a Pontelungo (Pistoia) che rappresenta un primo ripensamento dello spazio sacro come casa comunitaria. Progetta alcune opere minori nell'ambito di quell'architettura anonima ma di qualità in cui merita di essere annoverato il palazzo di abitazioni al Lido d'Albaro (Genova) e realizza alcune Agenzie della Cassa di Risparmio (Viareggio e Volterra) compreso l'arredamento di una agenzia della Cassa di Risparmio a Firenze, con le quali sviluppa il tema del rapporto tra la banca e la città che darà i suoi frutti migliori in seguito.
Nel 1949-50 realizza, infatti, la Borsa Merci di Pistoia che diviene esemplare della sua filosofia del "progetto continuo", dove le esigenze nuove della vita che cambia vincono sulle forme dell'architettura. In seguito alle esigenze di spazio poste dalle nuove funzioni dell'istituto bancario provvederà, infatti, 15 anni dopo al suo rifacimento come sede della Cassa di Risparmio (1965).
Gli anni '50 sono densi di attività, nei primi anni redige i progetti per il villaggio balneare di Sori (Genova), per la villa Baldassarre a Francavilla al Mare (Chieti), per un grattacielo nel parco della Marsaglia a San Remo, per il palazzo della Federterra a Ferrara. Realizza la casa d'abitazione in via Montebello a Firenze e l'allestimento del Caffé Donnini in piazza della Repubblica a Firenze in cui chiama a collaborare il pittore astrattista Nativi, dopo aver pubblicamente difeso la mostra dei pittori astrattisti dagli attacchi della critica d'arte locale.
Nei primi anni '50 esprime in modo radicale la sua critica alle realizzazioni dei quartieri popolari (e allo stesso concetto di casa popolare) in corso di realizzazione a causa dello sviluppo edile nelle periferie delle città italiane.
Con la presidenza della commissione di esperti per il Piano Regolatore Generale di Firenze inizia una ulteriore fase del rapporto con l'urbanistica fiorentina che si farà più aspro negli anni successivi. Tra il 1956 e il 1958 è coordinatore del piano urbanistico per il quartiere di Sorgane a Firenze ma le sue proposte suscitano aspre polemiche e subisce attacchi durissimi dal campo urbanistico. Con il progetto del 1957 per il grattacielo in piazza Roma a Livorno, realizzato nel triennio 1964-66 e la casa a Torre San Lorenzo vicino a Roma, in collaborazione con L. Lugli, Michelucci sviluppa due temi a lui cari, quelli della casa-torre e della casa-capanna. La sistemazione di alcune sale nella Galleria degli Uffizi a Firenze è occasione per una collaborazione con Carlo Scarpa.
Nel 1982 Giovanni Michelucci costituisce con la Regione Toscana ed i comuni di Fiesole e Pistoia , sulla base del precedente Centro Studi "La nuova città" la Fondazione di cui sarà direttore sino alla sua scomparsa Guido De Masi, amico e collaboratore dell'architetto. Da una precedente donazione di disegni al Comune di Pistoia nasce invece il Centro di documentazione Giovanni Michelucci di Pistoia. Nello stesso anno progetta con la collaborazione di Mauro Innocenti la nuova sede postale a Empoli che sarà realizzata successivamente e tra il 1983 e il 1986 la nuova chiesa della Madonna dei Prati a Costo (Vicenza), la chiesa di Guri in Venezuela, il Centro civico a Fiesole sull'area Garibaldi.
Nella seconda metà del decennio Michelucci ha l'occasione di approfondire il suo impegno rispetto a temi scottanti quali il carcere e la giustizia. Nel 1986 assume, su invito di un gruppo di detenuti, il coordinamento del progetto del Giardino degli incontri, comprensivo di una nuova struttura destinata alle relazioni familiari, nel carcere di Sollicciano a Firenze.
Entusiasta e infaticabile promotore di iniziative e attività culturali anche nei suoi ultimi anni, partecipa con grande passione ai temi fondamentali del dibattito sulla città con posizioni anticonformiste e sempre innovatrici. Progetta il Parco fluviale dei Renai a Signa, il Palazzo della Telecom a Novoli, il recupero dell'area di Doccia a Sesto, il complesso teatrale ad Olbia i cui fantastici disegni esprimono ancora una energia straordinaria e di cui è oggi ultimata la prima fase di costruzione.
Nel corso della sua lunga carriera professionale è premiato con numerosi riconoscimenti, tra cui il premio "Feltrinelli" dell'Accademia dei Lincei per l'Architettura nel 1958 e, successivamente, il premio internazionale S. Luca per l'Architettura. Oltre ai numerosi premi nazionali e internazionali, riceve varie nomine a membro di Accademie di Arte e Architettura italiane e straniere.
Di Michelucci, personaggio annoverato tra i protagonisti dell'architettura moderna in Italia, si ricordano tra le sue principali opere: la Stazione di S. Maria Novella a Firenze (1933-35, con il Gruppo Toscano); la Borsa Merci a Pistoia (1947-50); la Cassa di Risparmio di Firenze (1955-57); la Chiesa dell'Autostrada del Sole a Firenze (1961).
Muore la notte del 31 dicembre del 1990, due giorni prima il compimento del centesimo compleanno, nella casa-studio di Fiesole, sede della Fondazione dal lui costituita che lascia erede universale. La Fondazione, attenta ai problemi sociali della città e ai mondi separati del carcere, del manicomio, degli ospedali, è impegnata a proporre idee e progetti per interventi architettonici che tengano strettamente conto delle esigenze delle persone.
Opere
1916 - Piccola cappella a Smast (Caporetto).1920 - Casa in via Bellini, Pistoia.
1924 - Casa in via Rosselli a Montecatini Terme. Casa Valdissena a Pescia. Due case di abitazione a Pistoia.
1929 - Casa del Balilla in Piazza S. Francesco a Pistola, in collaborazione con R. Fagnoni.
1930 - Casa Valiani in via Mangilli a Roma. Sala da pranzo in noce esposta alla IV Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali moderne di Monza.
1932 - Padiglioni per la Fiera Nazionale dell'Artigianato a Firenze, in collaborazione con P. N. Berardi, G. Bosio e S. Guarnieri. Progetto di casa d d'appartamenti al mare per l'Esposizione di Architettura Razionale nel Palazzo Ferroni a Firenze.
1934-35 - Progettazione definitiva e realizzazione della Palazzina Reale presso la stazione di Santa Maria Novella.
Istituto di Fisiologia Generale, Psicologia e Antropologia e quello di Mineralogia, Geologia e Paleontologia alla Città Universitaria dl Roma.
1935 - Progetto per un mercato coperto in piazza dei Giudici a Firenze.
1936 - Palazzo del Governo ad Arezzo.
Facciata provvisoria del palazzo della VI Mostra Mercato dell'Artigianato a Firenze.
1938 - Palazzo del Genio Civile ad Arezzo.
1938/39 - Progetto di un teatro all'aperto per l'E. 42 di Roma. Secondo progetto per il palazzo del Governo di Savona.
1939 - Ampliamento della Villa Contini-Bonacossi in viale Morin a Forte dei Marmi.
1941 - Centro e Museo Didattico Nazionale a Firenze.
1943 - Sistemazione degli interni della casa e galleria Ventura in una torre in via Guicciardini a Firenze (distrutta durante la seconda guerra mondiale).
1945/46 - Disegni per la ricostruzione della zona attorno a Ponte Vecchio a Firenze.
1947 - Sistemazione degli interni di una torre in vicolo dei Ramaglianti a Firenze.
1947/53 - Chiesa di Collina a Pontelungo (Pistoia).
1948 - Cappella funeraria nel cimitero di S. Miniato al Monte a Firenze. Casa d'abitazione al Lido d'Albaro (Genova). Agenzie della Cassa di Risparmio di Viareggio e Volterra. Arredamento di una agenzia della Cassa di Risparmio a Firenze.
1949/50 - Borsa Merci di Pistoia
1950/52 - Progetto per il villaggio balneare di Sori (Genova). Progetto per la villa Baldassarre a Francavilla al Mare (Chieti). Residenza Contini Bonacossi in via Montebello a Firenze. Due progetti per un grattacielo nel parco della Marsaglia a San Remo.
1952 - Presiede la commissione di esperti per il Piano Regolatore Generale di Firenze.
1953/54 - Consulenza al Piano Regolatore di Ferrara. Progetto per il palazzo della Federterra a Ferrara.
1953/57 - Sede della Cassa di Risparmio di Firenze in via Bufalini a Firenze.
1954 - Primo premio nel concorso per il nuovo ponte alle Grazie a Firenze, in collaborazione con D. Santi e E. Detti. Progetto per il concorso per il nuovo ponte Vespucci a Firenze, in collaborazione con L. Cestelli-Guidi.
1954/56 - Chiesa della Vergine in via Bassa della Vergine a Pistoia.
1954/56 - Sistemazione urbanistica per il villaggio operaio a Larderello (Pisa). INA casa per i dipendenti della S.p.a. Larderello.
1955/57 - Casa d'abitazione Termini-Ventura in via Guicciardini 24 a Firenze. Casa INA in via dello Sprone 1 a Firenze.
1956 - Villa in via Monte Pania I al Lido di Camaiore. Chiesa e Quartiere ENEL a Sasso Pisano (Pisa).
1956-58 - Coordinatore del piano urbanistico per il quartiere di Sorgane a Firenze.
1956/59 - Chiesa a Larderello (Pisa).
1957 - Casa-capanna a Torre San Lorenzo vicino a Roma in collaborazione con L. Lugli. Edificio per uffici per la S.p.a. Larderello, Pisa.
1957 - Progetto per il grattacielo in piazza Roma a Livorno, realizzato nel triennio 1964/66.
1957/58- Sistemazione dei giardini della Cittadella e progetto per un Centro Galileiano a Pisa.
1958 - Casa per appartamenti e negozi a Livorno.
1959 - Istituti Universitari di Matematica e Geologia a Bologna. Edificio per la Facoltà di Lettere e Filosofia a Bologna.
1959/61 - Chiesa del Cuore Immacolato di Maria al Villaggio Belvedere, Pistoia. Chiesa del cimitero della Vergine a Pistoia.
1960/61- INA casa per abitazione e negozi sul lungarno del Tempio a Firenze. Villa Piccirilli a Marina di Pietrasanta. INA casa a Parma.
1960/64 - Chiesa di S. Giovanni Battista (chiesa dell'Autostrada) a Campi Bisenzio (Firenze).
1961/63 - Osteria del Gambero Rosso a Collodi. Sacrario ai Caduti di Kindu all'aeroporto di Pisa. Casa d'abitazione e uffici in piazza Brunelleschi 20, a Firenze.
1961/66 - Chiesa di Borgo Maggiore. Repubblica di S. Marino.
1962 - Villa Giunti a Viareggio.
1963 - Progetto per la casa Quadrio in via Ausonio a Milano. Piano particolareggiato per la zona Levante di Viareggio. Progetto per il Piano Regolatore di Ricciano (Pescia). Progetto per una sala concerti a Montecatini Terme.
1963/64 - Progetto per una sala concerti e un liceo artistico a Ravenna. Progetto per la sistemazione della tomba di Dante a Ravenna.
1963/67 - Palazzo delle Poste e Telegrafi in via Pietrapiana a Firenze.
1964/67 - Sede per la Società Italiana per l'Esercizio telefonico in via Masaccio 24 a Firenze. Trasformazione ed ampliamento della Borsa Merci di Pistoia, adibita a sede della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
1965/67 - Chiesa di Arzignano.
1966/72 - Villa Cangioli a Pistoia.
1966/75 - Scuola Media Statale sul Bastione Thyrion a Pistoia.
1966/76 - Chiesa di Longarone (Belluno).
1967/71 - Progetto per il Piano Regolatore di Camaiore (Lucca).
1967/76 - Progetto per l 'ospedale di Sarzana, in collaborazione con M. Innocenti, attualmente in costruzione.
1968/69 - Casa Zampiva ad Arzignano. Cappella Bracco nel cimitero di Trespiano, Firenze. Progetto per la sistemazione del quartiere S. Croce a Firenze.
1969/75 - Palazzo delle Poste e Telegrafi a Viareggio, in collaborazione con A. Pasquinucci.
1970 - Sistemazione delle sale dei primitivi nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
1971/74 - Casa Iozzelli vicino a Pistoia.
1972 - Progetto per la cappella Scaglietti nel cimitero di Collodi.
1972/75 - Centro sperimentale del marmo dedicato a Michelangelo, a Foce di Pianza sulle Alpi Apuane (Carrara), in collaborazione con B. Sacchi.
1973 - Progetto per la ristrutturazione della Limonaia di Villa Strozzi a Firenze, in collaborazione con B. Sacchi.
1973/74 - Progetto del centro parrocchiale di Sesto Fiorentino (Firenze), in collaborazione con B. Sacchi.
1973/78 - Sede del Monte dei Paschi di Siena a Colle Val d'Elsa (Siena), in collaborazione con B. Sacchi.
1973/74 - Progetto per un centro di telecomunicazioni a Pisa, in collaborazione con M. Innocenti. Progetto di una chiesa di Montalbano Jonico (Matera).
1974/75 - Progetto per la sede della Contrada del Palio "Valdimontone" a Siena, in collaborazione con B. Sacchi. Villa Bii vicino Pescia (Pistoia), in collaborazione con B. Sacchi.
1974/76 - Progetto per la sede della Cassa dl Risparmio in via Montalbano a Pistoia, in collaborazione con B. Sacchi.
1975 - Progetto di chiesa e centro parrocchiale a Livorno, in collaborazione con B. Sacchi. Progetto per il centro parrocchiale di Arzignano, in collaborazione con B. Sacchi. Progetto per la casa Bernhard Iacini a Montemarcello ( La Spezia), in collaborazione con B. Sacchi. Progetto per il Monumento dell'Amicizia da collocare accanto alla chiesa dell'Autostrada.
1977/78 - Progetto per la ristrutturazione dell'ex-oratorio di S. Leonardo a Siena, in collaborazione con B. Sacchi.
1978 - Progetto per una chiesa a Pian di Novello, Cutigliano (Pistoia), in collaborazione con B. Sacchi.
1978/80 - Progetto per un centro polisportivo a Prato, in collaborazione con M. Innocenti.
1978/82 - Progetto per un Centro termale a San Carlo (Massa), in collaborazione con B. Sacchi. Progettazione di un centro sportivo e commerciale a Prato. Costituzione della Fondazione G. Michelucci. Progetto di una nuova sede postale a Empoli.
1983/85 - Inaugurazione della filiale bancaria dei Monte dei Paschi di Siena a Colle Val d'Elsa. Progetto per la nuova chiesa della Madonna dei Prati a Costo (Vicenza). Progetto per una cappella in Venezuela. Progetto di massima di un Centro civico a Fiesole sull'area Garibaldi.
1984/86 - Progetto per il centro civico a Fiesole in collaborazione con B. Sacchi.
1985/86 - Secondo progetto per la Limonaia di Villa Strozzi in collaborazione con B. Sacchi.
1986 - Ripresa del progetto per la Limonaia di Villa Strozzi a Firenze. Coordinamento del progetto, eseguito dai detenuti, di un giardino nel carcere di Sollicciano a Firenze.1987
Dal Comune gli viene affidato l'incarico del progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze. Nel dicembre rinunzia.
1989 - Piano particolareggiato con parco nautico e fluviale per l'"Isola dei Renai" a Signa, in collaborazione con F. Braccianti e C. Marcetti.
1987/90 - Progetto per il "Giardino degli Incontri" a Sollicciano, in collaborazione con A. Aleardi, G. De Masi, L. Emanueli, C. Marcetti, N. Solimano.
1988/90 - Progetto per una nuova sede della SIP a Novoli, in collaborazione con M. Innocenti.
1988/90 - Piano particolareggiato per l'area delle ceramiche di Doccia a Sesto Fiorentino, in collaborazione con M. Innocenti.
1990 - Progetto di un teatro per la città di Olbia, con L. Emanueli e C. Marcetti.
Pubblicazioni
- R . Papini, Di Giovanni Michelucci architetto, in "Domus", 1930, 25, pp. 20-23, 58.- E. Detti, Giovanni Michelucci, in "Comunità" 1954, 23, pp. 38 42 (E. Detti, Michelucci).
- L. Ricci, L 'uomo Michelucci, dalla casa Valiani alla chiesa dell'Autostrada, in "L'Architettura. Cronache e storia", 1962, 76, pp. 664 689 (L. Ricci, L'uomo Michelucci).
- M. Dezzi Bardeschi, La vicenda fiorentina: il movimento moderno e l'opera di Michelucci, in "Aspetti dell'arte contemporanea" a cura di E. Crispolti, e P. Portoghesi, catalogo della mostra, L'Aquila, 1963.
- Giovanni Michelucci, intervista a cura di F. Borsi, LEF, Firenze, (F. Borsi, Michelucci)
- L. Lugli, Giovanni Michelucci. Il pensiero e le opere, Patron, Bologna, 1966. (L. Lugli, Michelucci)
- N De Mayer, L'Architettura di Michelucci, in Problemi della città, Marsilio Padova 1967, pp. 119-127
- M Cerasi, Michelucci, De Luca, Roma, 1968. (M. Cerasi, Michelucci).
- G.K. Koenig, Giovanni Michelucci, in Architettura in Toscana 1931 1968, ERI, Torino, 1968, pp. 73 102.
- Tavola rotonda sull'opera di G. Michelucci, in "Quaderno n. 2", dell'lstituto di Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti, Genova
- La città di Michelucci, catalogo della mostra Fiesole, Parretti, Firenze, 1976. (La città di Michelucci).
- Giovanni Michelucci, a cura di B. Sacchi catalogo della mostra RIBA, London, Modulo editrice, Calenzano-Firenze, 1978.
- Il linguaggio dell'architettura, a cura di M.C. Buscioni, Officina, Roma, con ampia antologia tematica di scritti di Michelucci, 1979.
- Giovanni Michelucci. La pazienza delle stagioni, a cura di B. Sacchi, Vallecchi, Firenze,1980.
- Brancolini, M. Biagi, Giovanni Michelucci. Una materia viva, Fantacci, Monsummano Terme, Pistoia (dedicato ai mobili di Michelucci), 1981.
- M. Urbani, Giovanni Michelucci: spazio e società, tesi di laurea, facoltà di Scienze Politiche , Università di Pisa, relatore G F. Elia, 1984- 1985.
- GiovanniMichelucci. Le architetture recenti 1974-1984, catalogo della mostra di Macerata, Macerata, 1985.
- Belluzzi, C. Conforti, Giovanni Michelucci: catalogo delle opere, Electa, Milano, 1986.
- Belluzzi, C. Conforti, Lo spazio sacro di Michelucci, Allemandi, Torino, 1987.
- AA. VV., Michelucci per la città, la città per Michelucci, Artificio, 1990.
- Omaggio a Giovanni Michelucci, Comune di Pistoia, 1990.
- AA. VV. (a cura di Riccardo Bertoni), Michelucci mago, Pontecorboli Editore, 1991.
- Giovanni Michelucci a Sant'Agostino. Disegni per il Teatro di Olbia, Sagep editrice, 1991.
- Alle radici di Giovanni Michelucci, Alinea, 1991.
- Carlo Cresti, Michelucci e la palazzina Masieri di Wright, in "La Nuova Città", 1993, n. 2 VI serie.
- Carlo Cresti, Un carteggio inedito, per la storia del 'Gruppo Toscano', in "La Nuova Città", 1993, n. 3 VI serie.
- Piero Bigongiari, Più architettura, in "La Nuova Città", 1994, n. 4 VI serie.
- Giancarlo Galassi, Casa-capanna a Tor San Lorenzo, in "La Nuova Città", 1994, n. 5 VI serie.
- Carlo Cresti, Michelucci, la musica e il teatro, in "La Nuova Città", 1994, n. 6 VI serie.
- Lorenzo Pelamatti e Antonio Frintino, La chiesa della Vergine a Pistoia, 1994.
- Carlo Cresti, Città antiche e vita moderna, in "La Nuova Città", 1995, n. 7 VI serie.
- Gabriella Lasagni, Un viaggio lungo un secolo: ritratto di Michelucci, in "La Nuova Città", 1995, n. 8 VI serie.
- Sigfrido Bartolini, Michelucci segreto, in "La Nuova Città", 1995, n. 9 VI serie.
- Amedeo Belluzzi, Della conservazione delle opere di Michelucci: Pistoia infedele, in "La Nuova Città", 1995, n. 9 VI serie.
- Matteo Cosimo Cresti, Michelucci e la mediterraneità: progetti, realizzazioni, in "La Nuova Città", 1996, n. 10/11 VI serie.
- Giuseppe Cecconi, Dove si incontrano gli angeli, 1998, Zella editore, Pistoia.
Premi
1931 - Primo premio concorso per un giardino privato moderno all'italiana, Mostra del Giardino Italiano a Firenze.1933 - Primo premio concorso per la Stazione di S. Maria Novella a Firenze.
1936 - Primo premio nel concorso per il Piano Regolatore di Pistoia, in collaborazione con A. Susini e L. Fuselli. 1957 - Primo premio concorso per il nuovo ponte alle Grazie a Firenze, in collaborazione con D. Santi e E. Detti .
1958 - Premio "Feltrinelli" dell'Accademia dei Lincei per l'Architettura Premio internazionale S. Luca per l'Architettura.
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