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martedì 24 luglio 2012
Minaccia asteroidi: vulnerabilità della Terra alle rocce spaziali
La missione di un telescopio privato appena annunciata intende diminuire la vulnerabilità della Terra agli impatti catastrofici di asteroidi che i costruttori dello strumento valutano inaccettabilmente elevati.
Il telescopio spaziale Sentinel che la Fondazione B612, un ente non profit privato americano spera di potere lanciare nel 2017 o 2018, potrebbe individuare 500,000 asteroidi vicini alla Terra durante un’operazione della durata di meno di sei anni, considerando che finora solo 10,000 di tali rocce spaziali sono state catalogate. Secondo i funzionari di B612, questa mappatura degli asteroidi è estremamente importante.
I rischi
Ma in questo momento quanto siamo vulnerabili ad un impatto devastante? Il rischio è variabile e dipende dalla dimensione degli asteroidi.
Per fortuna, probabilmente non saremo colpiti presto da un potenziale killer della nostra civiltà umana (qualcosa con la grandezza di almeno un chilometro). Gli scienziati pensano che circa 980 di questi asteroidi delle dimensioni di una montagna stanno muovendosi velocemente attraverso i pianeti vicini della Terra. I ricercatori affermano che “attualmente siamo riusciti a trovare circa il 95 per cento di tali corpi” e che nessuno di loro mette a rischio il nostro Pianeta nel prossimo futuro.
Ma la prospettiva non è così rosea per gli oggetti più piccoli. Per esempio, le osservazioni ottenute dal telescopio spaziale Wise della Nasa suggerisce che ci sono circa 4,700 asteroidi potenzialmente pericolosi con diametri più grandi di circa 100 metri intorno alla Terra e le loro orbite sono spiacevolmente molto vicine a noi soprattutto in alcuni punti.
Finora, i ricercatori che lavorano con il Wise hanno valutato circa il 30 per cento di questi oggetti, scoprendo che solo l’1 per cento degli asteroidi vicini alla Terra hanno dimensioni almeno di 40 metri. Queste rocce spaziali potrebbero creare danni considerevoli su scala locale, per esempio, come il cosiddetto “evento Tunguska”.
Nel 1908, un oggetto con diametro di circa 30 metri- o forse più piccolo- che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo esplose nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska nella Siberia, abbattendo 60 milioni di alberi su 2,000 chilometri quadrati.
“Tali giganteschi impatti sono una verità della vita sul nostro Pianeta. Gli asteroidi abbastanza grandi che potrebbero creare difficoltà serie all’economia e alla società globale hanno colpito in media ogni 200 o 300 anni,” ha dichiarato Rusty Schweickart, astronauta della missione.
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