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domenica 22 luglio 2012

La legge sugli stadi ha il si' della Camera



Via libera della Camera alla nuova legge sugli stadi. Il testo è stato approvato in sede dalla commissione Cultura di Montecitorio e ora torna al Senato, dove il Pdl punta a un’approvazione definitiva entro fine anno. Infatti i commenti positivi sono arrivati dal governo e dal Pdl ma non dal Pd, che ha parlato di legge "sbagliata e contraddittoria".

Il provvedimento, attraverso la semplificazione e l’accelerazione delle procedure amministrative, ha lo scopo di favorire e di incentivare, mediante un Piano triennale di intervento straordinario, la realizzazione di nuovi impianti sportivi e la ristrutturazione di quelli esistenti, secondo criteri di sicurezza, fruibilità e redditività dell’intervento e della gestione economico-finanziaria.

L’obiettivo è garantire, nell’interesse della collettività, la sicurezza degli impianti e degli stadi, anche al fine di prevenire i fenomeni di violenza all’interno e all’esterno dei medesimi, e sia migliorata, a livello internazionale, l’immagine dello sport in vista della candidatura dell’Italia per l’organizzazione di manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale

Nello specifico, il Piano triennale di intervento straordinario per l’impiantistica sportiva prevede entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, la pianificazione dei progetti di costruzione di nuovi stadi o nuovi complessi multifunzionali, nonché di ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento degli stadi esistenti o per la trasformazione degli stessi in complessi multifunzionali, con conseguente elaborazione degli interventi per rendere le strutture idonee e sicure.

La costruzione di stadi potrà essere realizzata da società sportive o da gruppi imprenditoriali: questi ultimi si impegneranno a cedere l'uso degli impianti ai club in cambio dell'utilizzazione delle strutture che faranno parte del complesso (negozi, bar, ristoranti, spazi ricreativi ecc.). Sono previste una serie di agevolazioni urbanistiche e per l'autorizzazione dei progetti che dovranno comunque garantire la massima sicurezza, un sistema di telecamere a circuito chiuso, prevedere spazi per i disabili e destinati ad attività sociali.

Più nel dettaglio il soggetto proponente, nella predisposizione del relativo progetto e dello studio di fattibilità, deve attenersi ai seguenti criteri: garantire l’equilibrio economico e finanziario della gestione dello stadio o, se inserito, del complesso multifunzionale; garantire le migliori condizioni di visibilità per gli spettatori anche in relazione alla distanza tra le tribune e il campo di gioco; prevedere locali da adibire a palestra, servizi commerciali, spazi destinati ad attività sociali per la cittadinanza, anche mediante convenzioni con istituti scolastici, associazioni sportive dilettantistiche, federazioni sportive nazionali ed enti di promozione sportiva; garantire la massima sicurezza degli stadi, tenuto conto della normativa vigente.Le disposizioni si applicano anche ai progetti di costruzione o di ristrutturazione di impianti sportivi in corso.

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