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domenica 22 luglio 2012

Quali sono i 'comuni ricicloni' 2012?



Quest’anno sono 1.123 i comuni che vincono l’appellativo di “ricicloni” per aver superato il 65% di raccolta differenziata ed è il Nord Italia ad aggiudicarsi il podio per la gestione dei rifiuti, con Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, per la terza volta al primo posto della classifica stilata da Legambiente, giunta alla diciannovesima edizione.

Se 1.123 comuni - 1 su 7, pari al 13% dei comuni italiani – hanno raggiunto, già nel 2011, la quota di almeno il 65% di raccolta differenziata richiesta per legge solo dal 2012, aggiungessimo i 365 che hanno comunque superato il 60% di raccolta differenziata richiesto dalla normativa per il 2011, arriveremmo alla quota di 1.488 comuni - 1 su 5, pari al 18% -.

Dai dati raccolti si riscontra, inoltre, rispetto all’anno precedente, un calo della produzione dei rifiuti del 4,4%. “Segno evidente di crisi – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente –, ma anche delle iniziative volte al contenimento della produzione dei rifiuti intraprese da progettisti, produttori, comuni virtuosi, cittadini attenti al valore d’uso delle cose che si comprano e si gettano”.

Guardando nel dettaglio la situazione nelle grandi città italiane, Milano è stabile attorno al 34% e nell’autunno 2012 avvierà la raccolta dell’organico da cucina in alcuni quartieri. Al Sud si mantiene alta Salerno con il 68% di raccolta differenziata. Torino - che non entra nella graduatoria dei comuni ricicloni - supera in media il 40% di raccolta grazie al solo risultato della raccolta porta a porta in alcuni quartieri, mentre nel resto della città la percentuale è ferma sotto il 30% circa. Sempre al palo Roma, che dopo l’esaurimento della discarica di Malagrotta è in “emergenza pattume”.

Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Piemonte le top 5, con alcune variazioni interessanti come il Trentino che sale del 2,7%. Novità in Toscana con l’introduzione di un sistema di raccolta porta a porta in alcuni comuni delle province di Firenze e Pistoia. Tra le altre Regioni a segnare decisi cambi di tendenza si distinguono le Marche con un segno positivo pari a 6,13% e la Sardegna con il segno negativo del 6,35%.

Tra i capoluoghi di provincia segnalati solo due contano più di 100mila abitanti: Salerno e Novara, mentre Pordenone rimane per il secondo anno consecutivo in vetta alla classifica e Salerno è l’unico capoluogo di Provincia del sud. Per il quarto anno consecutivo, nessuno tra i capoluoghi del centro Italia supera la soglia prevista.

Guardando ai comuni più piccoli continua il trend dei migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani nel nord est del Paese con l'arrivo tra i primi 30 in classifica di due comuni piemontesi. L'anno scorso bisognava scendere fino alla 45a posizione, prima di incontrare un comune che non fosse veneto o trentino.

Nel dossier di Legambiente compaiono anche quattro storie - Ponte nelle Alpi, Parma, Salerno e Treviso - per raccontare progetti di raccolta e differenziazione, che mettono in luce aspetti di interrelazioni interessanti con altri comparti. Come succede a Parma con le cooperative sociali coinvolte nella filiera o a Treviso con i consorzi.

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