La Guardia di Finanza di Sondrio ha sequestrato 958 mila litri di gasolio non dichiarati alla dogana di Livigno. Sono 56 le aziende coinvolte in questo nuovo business della malavita organizzata. E’ l’oro nero la nuova merce di scambio dei contrabbandieri transalpini. A Passo del Foscagno i finanzieri hanno scovato diversi camion sospetti con serbatoi extra di carburante installati abusivamente per aumentare la capacità di carico dei veicoli eludendo i dazi sul gasolio. Secondo le stime provvisorie l’evaso ammonta a 676mila euro.
Il business della benzina di contrabbando viaggia da Nord a Sud
Non si tratta di un business riservato solo alle zone di confine. Ad inizio mese nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza soprannominata “Flying Bag” e in seguito alle indagini della Procura della Repubblica di Nola sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo di 38 milioni di euro a due rappresentanti del settore petrolifero che gestivano parallelamente due canali di vendita e distribuzione del carburante, uno legale e l’altro clandestino. Il sistema di frode prevedeva il rilascio di DAS, documenti amministrativi semplificati, falsi per i prodotti smerciati in nero. Circa 9 milioni i litri di prodotti energetici oggetto di frode fiscale con una perdita per il Fisco di almeno 18 milioni di euro (come conseguenza dell’evasione di imposte dirette e indirette). Nel corso dell’operazione sono stati messi i sigilli ad alcuni depositi fiscali e commerciali locali.
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