Lo scorso lunedì 25 gennaio è stato ufficialmente inaugurato l'ampliamento del Parco Ferroviario del porto commerciale di Venezia, che collega verso l'interno il Porto con i due principali interporti veneti (Padova e Verona) e verso l'esterno con i mercati del Nord ed Est Europa.Un insieme di opere, curate dall'Autorità Portuale di Venezia, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), che sono state realizzate tramite un intervento di 12,2 milioni di euro, cofinanziati dall'Unione Europea (900 mila euro) attraverso il programma Ten-t (Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto), all'interno dell'accordo quadro con Regione Veneto e Comune di Venezia.
Tre anni per completare i lavori, affidati all'A.T.I. Coletto, Agrideco e Co.rac.fer, che hanno anche richiesto una significativa bonifica delle aree, per realizzare sette binari nuovi, più un ulteriore ottavo a servizio dell'isola portuale e due tronchini per il ricovero dei locomotori. Uno sforzo che permetterà di garantire allo scalo di Marghera un traffico di cinquanta treni al giorno, per convogli di lunghezza massima pari a 750 metri, ai quali si aggiungeranno (dalla fine del 2013) altri treni formati a Fusina nel nuovo terminal in costruzione e destinato alle Autostrade del Mare.
Secondo Paolo Costa, presidente dell'Autorità portuale di Venezia, l'ampliamento è “il punto fondamentale nella logica del recupero delle strutture preesistenti, una tappa importante in una strategia più complessa”. Parlando dell'ampliamento dei mercato, Costa ha annunciato alcune novità, come il servizio di container su chiatte verso Mantova che sarà presentato a breve e un offshore sull'Adriatico.
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