Bilancio positivo per il progetto “The GasHighWay - Route to Green Transportation”, conclusosi questo mese, finalizzato allo sviluppo del gas naturale e del biometano per i trasporti e la mobilità in Europa, nell'ottica degli obiettivi prefissati dall'Ue per il 2020 che prevedono di incrementare l'uso di carburanti alternativi, compreso gas naturale, dal 10 al 20%.
Co-finanziato nell'ambito del Programma Intelligent Energy for Europe, il progetto ha messo insieme 12 partner europei, tra i quali il centro di ricerca italiano Environment Park. L'obiettivo era stimolare l'impiego di veicoli alimentati a gas e biocarburante tramite una serie di azioni pratiche, che hanno causato l'aumento delle stazioni di ricarica in una rete diffusa che va dal sud Europa fino ai paesi del nord come Svezia e Finlandia.
Rispetto alla situazione politico-istituzionale, il progetto ha permesso di fare pressione per arrivare a una definizione universale del “biometano” in Italia, redatta ufficialmente nel D.lgs n. 28 di attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili.
Proprio in virtù del recepimento della direttiva 20/20/20, TheGasHighway ha avuto come obiettivo primario quello di sollecitare l'entrata in vigore delle proposte di incentivo dedicate alla produzione di biometano e all’immissione in rete per favorire lo sviluppo della filiera specifica.
A tal proposito è stato elaborato un documento contenente le principali raccomandazioni che i partner rivolte ai principali policy-makers presso la Commissione Europea e il Parlamento Europeo, per stimolare le iniziative legate agli incentivi e alla promozione del metano come alternativa pulita, flessibile e sostenibile ai carburanti tradizionali, e fornire un quadro completo dei punti di forza, debolezze e opportunità del loro mercato.
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